Senza più ali

«Afflitto Amore, posa l’ala stanca!
Confèssati mortale, sii lieto di morire.
Meglio morto che, goffo, a trascinare
Le tue piume celesti nella polvere;
a balzi, a scatti, a beccare nel fango,
stravolto, scarmigliato, ansante un gemito
indegno d’un gabbiano a fior dell’onda,
più sgraziato del corvo rasoterra.
Quando la tua terribile bellezza,
seppur vinta, ripudia l’empio sguardo,
la mano tesa, i tuoi modi ineffabili,
invòlati, svanisci, lasciami terra senz’ali …
soli a solcare la piatta corrente
un cigno bianco accanto a un cigno nero»

(Edna St. Vincent Millay)